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Giochi&civiltà

Il nostro percorso di ricerca per la didattica della storia nella scuola primaria

Mozaik Edu

un sito con diversi modellini 3d dedicati alla Storia

Giochi&Storia

un quaderno con delle simpatiche proposte per alunni e docenti

Giochi Antichi

Proviamo a scoprire la storia attraverso i giochi

Roma Antica città di carta

Roma antica vista attraverso  ricostruzioni 3d e narrativa per l'infanzia...

Città di Carta

il plastico di Roma antica costruito dai nostri alunni!

Mica male!

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Actotum

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la nostra serie di giochi da tavolo che insegnano la Storia

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la storia raccontata dagli storici antichi

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Teatro-Scuola

allestire uno spettacolo teatrale in classe

Colloqui

riscoprire insieme le piccole storie dimenticate dalla Storia

Il mediterraneo di Polibio

Parte in perfezionamento, ci scusiamo per il disagio.

un'immagine del gioco
un'immagine del gioco

Polibio fu uno dei maggiori storiografi del suo tempo e non è poco, dato che visse in una delle epoche più ricche di grandi eventi che della storia dell'umanità.

In quegli anni difatti Roma entrò in guerra con Cartagine, Annibale sorprese tutti valicando le alpi con gli elefanti e sconfiggendo i romani nella battaglia di Cannae, i Macedoni sembravano tornati all'antica forza, l'oriente intero era stato riunito per mano del re Antioco III, ad Alessandria d'Egitto, presso la Grande Biblioteca si insegnavano cose sorprendenti sulla matematica, la botanica, l'astronomia e molte altre scienze ancora. 

Eratostene sapendo che la terra era rotonda, riuscì a calcolarne la circonferenza usando solo un piccolo bastoncino ed il proprio cervello.Proprio in quegli anni inoltre Archimede inventò un indovinello matematico che venne risolto solo 300 anni fa!

Ma i popoli del mediterraneo non potevano dormire sonni tranquilli perché più a nord, nelle terre del centro europa, le tribù celtiche erano in agitazione e presto sarebbero calate sui regni meridionali.

In questi tempi, o poco dopo, visse il nostro Polibio. Era greco ma venne affidato come ostaggio ai Romani proprio negli anni in cui tutto il mondo conosciuto, o meglio quella parte del mondo che secondo lui valeva la pena conoscere, veniva conquistata dalle sue inarrestabili legioni.

Si chiese dunque il perché di questo grande successo e quindi iniziò ad studiare la storia e la società romana.

A suo parere il segreto del successo di Roma stava nel fatto che al la guida della città non c'era un re, come in molte altre città, oppure un gruppo di aristocratici, e non v'era nemmeno la democrazia! A Roma c'erano tutte queste cose messe insieme e sopra tutte queste v'era il Senato.

A dire il vero non era l'unica città che veniva governata in questo modo, l'altra grande città che aveva delle istituzioni quasi uguali a quelle romane era Cartagine.

La guerra fra queste due città simili e diverse allo stesso tempo stupì Polibio, poiché gli sembrò che mai nessuna guerra fu tanto ricca di eventi eroici, per entrambe le parti, come questa.

Nel 146 a.C. Polibio era lo storico ufficiale al seguito del console Scipione l'Emiliano, inviato in africa con la missione di distruggere per sempre Cartagine. Polibio potè così vedere con i suoi occhi la potenza delle legioni e la tenacia dei romani e capì  così che non sarebbe stato possibile per nessuno, oramai, resistere alla loro terribile avanzata e chi si sarebbe opposto avrebbe fatto la stessa fine di Cartagine.

Tuttavia la storia è bizzarra, leggete a fondo pagina il racconto di Polibio per scoprire come va a finire...

 

 

 

 

Senato e Popolo Romano

Una repubblica di contadini-soldati, organizzati nel ferreo sistema di norme morali, civili e politiche definite dal Mos Majorum, il 'Costume degli Antenati'.

Roma aveva al suo interno molte anime, diverse ed opposte. Per questo fu una città in costante guerra con se stessa, stretta dalle competizioni fra Optimates e Populares, Patrizi e Plebei, mercanti e proprietari terrieri, innovatori e conservatori. Sopra tutti costoro, a garantire il funzionamento della vita pubblica, v'era il Senato


Repubblica di Cartagine

Nessun regno o città, in tutto il mondo, poteva competere con la città di Cartagine in ricchezza ed opulenza. I suoi mercanti solcavano mari sconosciuti agli altri popoli ed alle gomene del suo porto non cessavano di attraccare navi cariche di ogni merce. La città era retta da un consiglio di 100 anziani, scelti fra le famiglie più facoltose della città, e fra i quali si eleggevano ogni anno 2 magistrati supremi chiamati Suffeti. Questo tipo di organizzazione amministrativa ricorda molto quella di Roma. La storia ci restituisce però un'immagine sbiadita di Cartagine, oltraggiata dai popoli ad essa rivali: Greci e Romani. I primi per via della rivalità commerciale, i secondi perché nulla temettero in tutta la loro storia quanto il genio militare di Annibale.

 


 

 

 

Il Regno dei Tolomei

La dinastia fu fondata da Tolomeo, compagno di Alessandro Magno, e morì con la famosa regina Cleopatra. l'Egitto Tolemaico fu certamente una delle entità politiche di maggior peso dell'epoca, sia per la sua ingente produzione cerealicola, sia per l'importanza culturale della sua capitale: Alessandria, dove si trovavano la Biblioteca ed il Museo più importanti del mondo. Archimede, ma anche molti altri, studiarono proprio ad Alessandria. I Tolomei provenivano dalla Macedonia, ma per poter controllare l'Egitto, la cui storia e tradizione era tanto antica, dovettero adottare parte dei costumi locali e farsi chiamare Faraoni, come gli antichi re del passato.


Il regno di Macedonia

Dopo l'avventura di Alessandro in Asia, quasi tutti i re del mondo erano macedoni, della stirpe di un qualche compagno che lo seguì nel suo viaggio. Il mondo guardava quindi a questa terra con un certo rispetto, soprattutto perché all'epoca il modo di fare la guerra era ancora fondato sull'uso della falange e nessuno era in grado di eguagliare i macedoni nell'uso di questa tattica. Si contesero il trono due fra i personaggi più curiosi dell'epoca: Antigono Gonata e Pirro. Il primo fu un grande politico ed amministratore, l'altro fu indicato dai contemporanei come il miglior condottiero dopo Alessandro. A buona ragione quindi Pirro sognava di conquistare il mondo... Tutavia morì per una tegola in testa lanciatagli da un'anziana di Corinto.


 

 

I Celti

nel IV-III secolo a.C. le tribù celtiche dell'Europa centrale raggiunsero un notevole sviluppo demografico e ciò rese la loro civiltà estremamente propulsiva. Ebbero molti contatti con le  popolazioni mediterranee, ma vennero ricordati dai contemporanei soprattutto come grandi combattenti, difatti li troviamo presenti in qualità di  mercenari in tutte le maggiori battaglie del  periodo.

Vissero sempre divisi in tribù e non si riunirono mai in un unico regno, nonostante ciò sono molte le regioni che conservano il segno del loro passaggio e ne troviamo conferma nei toponimi che sono rimasti sino alla nostra epoca: Galazia, Galizia, Galles.


 

L'impero dei Seleucidi

I Seleucidi erano i discendenti di Seleuco, uno dei compagni di Alessandro Magno. I loro domini si estendevano sino alle profondità dell'Asia, ma le loro attenzioni erano rivolte verso il mediterraneo, dove erano in continua competizione con l'Egitto Tolemaico. Fu una dinasia di sovrani guerrieri che creò però anche degli impotanti centri di irradiazione della cultura ellenica come Seleucia ed Antiochia.